Nemi: la città... |
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Abitanti: 1807
Superficie Comunale: 736 ha
Altitudine: 521m s.l.m.
Perimetro del lago: 5 km ca
Altitudine del lago: 318m s.l.m.
Superficie del lago: 1,70 Kmq.
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Nemi dal Satellite |
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Nemi ha un antichissima
storia che ha origini nell'antichità che sono soprattutto
legate alla presenza dell'omonimo lago.
I Latini che la abitavano
lo chiamavano lo "Specchio di Diana" perchè già in
epoca arcaica, sulle sue sponde venne edificato non a caso, il
tempio di Diana.
Intorno al lago ogni anno ad agosto, nel
periodo delle "Idus Nemorensis", in antichità ci
si radunava in onore della
dea Diana. In quel periodo si verifica il fenomeno
astronomico della tripla luna: la luna si riflette prima
nel lago e poi nel mare.
Il tempio sorse a testimonianza di questo "segno
divino" e
divenne ben presto meta di pellegrinaggi da Roma.
In epoca romana si trasformò in un vero e proprio santuario
con una strada dedicata che conduceva all'appia: la via
Virbia, in parte ancora oggi visibile.
Caligola frequentava il santuario e compiva i suoi riti a bordo
di due navi a scafo piatto che erano chiamate thalamegi
o thalamiferae,
da thalamus, cabina: vascelli ‘di pompa’, ovvero usati
per fare sfoggio di ricchezza; da usarsi in acque tranquille per
semplice diporto, e non adatte alla navigazione in mare aperto.
Ma la storia ci racconta che Caligola quando fu ucciso e condannato,
con la damnatio memoriae,al perenne al biasimo e all’oblìo.
Questa pena singolare, di cui i Romani facevano largo uso, e che
toccò anche a Nerone, consisteva nel distruggere iscrizioni,
statue, medaglie, monete, tutto ciò che riportasse il nome
o l’effigie dell’odiato tiranno, o che fosse particolarmente
rappresentativo del suo potere. Insomma, le navi avrebbero fatto
ricordare Caligola per sempre, così furono affondate.
La legenda di due
navi favolose, due regge galleggianti, cariche
di tesori, protette da mostri acquatici, che giacevano sul fondo
del lago, sopravvisse per secoli, fino a quando nel medioevo furono
individuate da alcuni pescatori.
E' proprio nel medioevo che comincia ad esistere il paese di Nemi,
ovvero quando venne edificato il castello nel sec. IX da parte
dei conti Tuscolo.
I pescatori e gli agricoltori che costituivano la comunità che
viveva intorno al lago si stabilirono nei pressi del castello dando
vita a quella che è ancora oggi la parte più antica
di Nemi, la Pullarella, che in parte fu demolita per far posto ad
un giardino nel '900 per volontà del principe don Enrico
Ruspoli. |
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Nella metà dell'XI sec., decaduti i conti Tuscolo, il paese venne concesso come
feudo ai monaci Cistercensi che edificarono la Torre del Palazzo e il primo
complesso Monastico.
Il feudo monastico durò fino al XIII sec. quando passò
sotto il controllo prima dei Colonna, poi per una serie di eventi agli Annibaldi,
ai Cesarini, ai Piccolomini, ai Cenci, ai Frangipane, ai Braschi, ai Rospigliosi,
agli Orsini ed infine ai Ruspoli.
Fu con i Frangipane che Nemi iniziò, nel '500, ad assumere
l'aspetto attuale. Durante la loro signoria vennero costruite la parrocchia
di S. Maria del Pozzo e l'adiacente quartiere, il convento dei Francescani
(ora dei Mercedari) e il santuario del SS.Crocifisso. Sotto la signoria dei
Braschi il grande architetto Valadier si occupò dell'ampliamento del Palazzo
con l'ala che dà sul Belvedere.
Per molto tempo Nemi rimase il paese più appartato
dei Castelli Romani, e la sua struttura seicentesca e rimasta praticamente
immutata. Nemi divenne improvvisamente famosa in tutto il mondo quando in tempi
più recenti vennero ripescate le navi romane. |
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"Il Giardino di Diana"
Bed & Breakfast a Nemi
Apertura il 15 Marzo 2006
Chiamate senza impegno
per informazioni sulla disponibilità
per Pasqua!!!
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